Cielo d’agosto

Passeggio sotto questo cielo d’agosto, ed è la solita malinconia estiva.
Guardo il rosso del tramonto, e mi perdo via con lo sguardo, i bambini giocano e le persone scappano dal caldo.

Io mi chiedo che senso ha tutto questo.
Guardo in alto verso il sole, e mi sento così: conscia del fatto che la vita è troppo breve, e presto l’autunno imbrunirà tutto quanto.

Passeggio nelle mie strade preferite, e mi abbandono ai pensieri, che si abbattono nella mia mente; forse ho così tanta paura, che non riesco a godermi più nulla.
Sospiro guardando il cielo, sapendo che nessuno potrà mai capire, come mai la nostalgia colora i miei occhi.

Guardo al mondo, e lo vedo a modo mio, e non importa quanto scriva per farmi capire, resterà solo a modo mio, questo pensiero triste che ruscella nella mia anima, si nutre dei vuoti che raccolgo lungo la via.

Guardo dentro di me, per esplorare un mondo che non può essere spiegato né compreso, e guardo fuori di me, per vedere un mondo che so leggere così bene, e mi rende così triste.

Mi chiedo che senso ha tutto questo, come se la vita passasse dentro di me, ma riuscissi a vedere il tempo che plasma quella degli altri, come il mondo cambia, nel suo profondo, vedo oltre le trame, e non posso confidarmi, perché nessuno riesce a estraniarsi e a trascendere il moto del mondo.

Cammino sotto questo cielo d’agosto, ogni estate ha una nota diversa dello stesso sapore, e la vita è così agrodolce.
Mi chiedo che senso ha tutto questo, e nel profondo già lo so, per questo cammino sorridendo con un po’ di malinconia.