Crisi d’astinenza

Arriva poi il giorno dove i tuoi piani, diventano cenere, dove quella falsa superiorità che ti caratterizzava viene meno e sgomenti.
Ti accorgi, mentre un’altra lacrima ti scorre sul viso, che sei uguale a tutti gli altri; cadi sul pavimento, con lo sguardo perso nel vuoto, echeggiano le parole di tutti quanti, preoccupati, che per mesi ho zittito: nella testa e nel mio cuore.
Pensavo di essere più forte, pensavo che avrei eluso questa situazione, ma ogni volta si presenta un conto salato, che non si può evitare di pagare, che si insinua sotto la pelle e arriva a divorarti senza che tu te ne accorga.
Mentre scrivo e tremo i brividi sono totali sulla mia pelle, così come ogni fibra del mio essere si contrae in un dolore singolare; non riesco a giacere senza soffrire.
Pensavo che avrei evitato questo dolore, ma ora c’è solo una parola che possa descrivere tutto questo, e non so per quanto mi accompagnerà per mano: astinenza.