Discese viscerali

Ero persa come un eco tra le montagne del dubbio, nel perpetuare la mia ricerca sulla mia posizione etico-morale, mi sono dovuta trovare a snaturarla per assimilarne i cardini puri, senza contaminazioni storiche sociali.
Mentre tutti vivono la vita come somma di limitazioni, io la viva come insieme unico e illimitato: non ci sono restrizioni morali, etiche, deontologiche o professionali, non c’è limite relazionale o affettivo, razionale o di qualsiasi tipologia; una vasta landa dove esiste solo e unicamente ciò che voglio, quello che viene plasmato dalla mia mente e dalla mia sete e fame di materia e conoscenza, che come una bestia famelica divora tutto.
Sono discesa nelle profondità di quello che è il mio subconscio, la mia interiorità, la mia realtà per decifrarne un codice sorgente, impulso dal quale le fibre del mio essere operavano una trasduzione esistenziale comportamentale, ho navigato negli oceani dei miei valori, pensieri fino ai deserti aridi delle mie convinzioni viscerali per scoprire che ogni cosa si sgretolava con tocco lieve; come un domino la reazione a catena che ne è scaturita ha sfibrato il tessuto della mia essenza.
Mi sono ritrovata nuda, persa e al buio, le voci degli abusi, i sorrisi degli opportunisti, la mia fragilità e la mia vulnerabilità era tutto ciò che mi teneva compagnia, mentre giganti erosi dal tempo diventavano polvere sotto le mie dita, ho visto l’eclissi delle lune metamorfiche, quali futuri mistici da me concepiti, ho visto il concretizzarsi di profetizzazioni ancestrali.
Tolta da ogni contesto abbracciata alla nuda verità in un atto perverso per demonizzare una barbara realtà, atta unicamente a giustificare un esistenza di miseria.
Queste le parole del mio ultimo viaggio, non c’è grotta più oscura o caverna più profonda di noi stessi, non c’è tesoro più maledetto di quello che potremmo trovare dentro di noi; c’è solo l’atto: di creare o di distruggere, di coscienza o incoscienza, c’è solo una fine per tutti, perché la morte è l’unico porto al quale tutte le navi attraccano.