Le mie parole saranno amate o ripudiate, così come chi è soggetto della lettura possa amare o ripudiare la verità. La verità stessa che le parole raccontano è un avvicendarsi di ciò che vidi nel mondo: il mio denunciare e il poco lodar virtù, quasi assenti, da terre così verdi, poco sfruttate, ma sempre rivendicate dalle umani genti. Or che l’ora non possa vedere, lasciando andare la penna su fogli tersi da menzogne, chi vi legge non sa trovare se è il giusto o il male. Ma sebben ognun legga ciò che voglia, mi allieta guidare il pensiero di chi è più soave, nel saper svelare ciò che è avulso dal surreale. Sebben la rivelazione dipende anche dalla capacità di saper violare la complessità; è anche una questione di propensione al ricercare il vero. Cosicché chi ama scovar il torto e pronunziare la ragione, saprà accogliere meglio le parole che scrivo a malincuore.