Drogata

Sono una drogata, è un desiderio che cresce la mattina presto...
È un fottuto tarlo nella mente, mi divora costantemente.
Non c’è niente che non venderei, per stare piegata dopo il vicolo buio.
Non c’è pace nella notte, perché voglio farmi due botte.
Le facce di voi estranei, che mi guardate
Le parole malate, che mi sputate in faccia
Me le metto sul culo, ciuccia cazzi.

Non mi frega più di un cazzo,
Penso solo alla mia dose,
Avevano ragione: “diventi una drogata, quando il tuo pensiero è come procurarti un’altra dose”
Sono delle montagne russe, e non riesco più a scendere, non voglio più scendere.
Ma quando va su, e tocco il cielo, poi cado giù, e mi ritrovo nuda, lercia nel vicolo, fatta con gli estranei, e mi trovo con il ferro nelle vene, e il naso pallido, e mi ritrovo con un nome che non mi appartiene, sola con le mie catene.

Aveva ragione il mio dottore: “sei una rovina, perdi il conto delle gocce, e vuoi sempre più carta, non riesci più a smettere”
È una nebbia costante, che cala sul mio io cosciente, perdo lucidità e il mondo è più sereno.
Cambio città, dove non ha storia il mio sporco nome, dove posso farmi un altro dottore, e non esiste pam che ancora non mi sono fatta, e non esiste niente che mi porti su nel cielo, quanto il Percocet.

Non mi frega più di un cazzo,
Penso solo alla mia dose,
Avevano ragione: “diventi una drogata, quando il tuo pensiero è come procurarti un’altra dose”
Sono delle montagne russe, e non riesco più a scendere, non voglio più scendere.
Ma quando va su, e tocco il cielo, poi cado giù, e mi ritrovo nuda, lercia nel vicolo, fatta con gli estranei, e mi trovo con il ferro nelle vene, e il naso pallido, e mi ritrovo con un nome che non mi appartiene, sola con le mie catene.


Sono una drogata, sono una tossica, una farmacodipendente, voglio solo stare sul nel cielo, voglio solo la mia dose, non mi frega più di niente, solo di bucarmi costantemente, non mi frega più di un cazzo, solo di non vedere la faccia delle gente: sputa sentenze, su disquisizioni di cui non ha crediti per ragioni, le vostre citazioni me le infilo nel culo come sante inquisizioni, povera peccatrice, sola con le sue cicatrici, sta figlia di puttana, pensa solo alla coca sette volte a settimana.


Non mi frega più di un cazzo,
Penso solo alla mia dose,
Avevano ragione: “diventi una drogata, quando il tuo pensiero è come procurarti un’altra dose”
Sono delle montagne russe, e non riesco più a scendere, non voglio più scendere.
Ma quando va su, e tocco il cielo, poi cado giù, e mi ritrovo nuda, lercia nel vicolo, fatta con gli estranei, e mi trovo con il ferro nelle vene, e il naso pallido, e mi ritrovo con un nome che non mi appartiene, sola con le mie catene.


Aveva ragione mia madre: “venderai l’oro di famiglia, per farti una pastiglia”
Non voglio vedere questa merda di realtà, da drogata vedo moltiplicarsi mille mondi, e ho fatto amicizia con una più puttana, non ho paura di sporcarmi l’anima, guardami in faccia una volta solamente, per vedere il mio delirio, assolvimi che vuoi compatirmi, ma non odiarmi perché sto per bruciarmi.


Non mi frega più di un cazzo,
Penso solo alla mia dose,
Avevano ragione: “diventi una drogata, quando il tuo pensiero è come procurarti un’altra dose”
Sono delle montagne russe, e non riesco più a scendere, non voglio più scendere.
Ma quando va su, e tocco il cielo, poi cado giù, e mi ritrovo nuda, lercia nel vicolo, fatta con gli estranei, e mi trovo con il ferro nelle vene, e il naso pallido, e mi ritrovo con un nome che non mi appartiene, sola con le mie catene.


Sono solo una drogata, sola col mio Tavor, persa nei miei pensieri, con le mie illusioni, sono sconessa e non mi frega più di un cazzo.
Penso solo alla mia dose, la voglio costantemente, mi sono rovinata il più possibile, appositamente.


La droga più potente è la polvere di fentanyl che mi prendo quando giaccio nella vasca, aspettando un altro demone che mi rovini l’anima.