Frustrazione riflessiva

Le persone vanno e vengono sempre, il tempo rivela la loro vera natura, e ciò che abbiamo visto all’inizio viene trasformato in qualcosa di diverso, non è un’illusione, semplicemente le persone cercano di essere la loro miglior versione, cosa che poi non riescono a sostenere, perché chi, alla fine, è davvero migliore di qualcun altro ?
Siamo tutti vittima degli stessi meccanismi, tutti assoggettati allo stesso destino, ho sempre cercato qualcosa di vero nel mondo, perché ho sempre pensato che se ne avessi trovata almeno una, questa vita non sarebbe stata poi così deludente, che forse c’era una speranza per il mondo, ma alla fine l’unica cosa che ho trovato è la rivelazione che tutti quanti sono una delusione, compresa me stessa, che il tempo non rende migliori le persone, ma le rende schiave di qualcosa di tendenzioso e grottesco.
Ho imparato che la solitudine mi rende più felice, che la compagnia delle persone è paragonabile a una dose di droga, che prima ti rende felice e poi ti butta a terra, l’interazione sociale, è quasi sempre basata sulla finzione, tra meccanismi di compensazione e vanto.
Non so dove voglio arrivare parlando a ruota libera, semplicemente mi sono ritrovata di questo umore, covando frustrazione, come sempre, ormai sta diventando il sentimento che manifesto più frequentemente, e sono davvero esasperata.
Le persone si muovono come delle onde, alternando scie di creazione e distruzione, sono attratte dall’autodistruzione, sono smaniose e anelano al dramma, quasi come una sorta di richiamo spirituale, nella mia vita sono poche quelle che giorno dopo giorno, riuscivano a gettare le basi per costruire il loro futuro e la loro felicità, e sono ancora meno quelle che ci sono riuscite.
E alla fine cosa si può ricavare da tutto ciò ? Assolutamente nulla, le cose non cambiano non veramente, non quelle importanti, sia che le persone vogliano o meno, l’unica verità universale è che tutto ciò è solo una confessione priva di valore, e senza scopo, nulla verrà usato per una crescita personale o per uno spunto riflessivo sulla malleabilità della vita umana, le mie parole sono leggere e non sono pesate da nessuno, sono lasciate a se stesse, perché nessuno ha interesse per la merda altrui, ma solo per la propria, e solo in caso abbia la forza necessaria a spalarsela via dalla propria vita.
Siamo ossessionati dalle risposte, dalla ricerca di un senso profondo delle cose, quale fare più ipocrita della ricerca di un significato che nel vivere una vita superficiale e priva di valori, siamo terribilmente complicati nella nostra semplicità.
Non c’è dolore più grande, infine, di guardare oltre l’orizzonte in cerca di qualcosa di più e trovare il nulla, non c’è comprensione alla fine, solo il vuoto.