Il senso delle cose

Lo so che la vita non è giusta, che a volte si diverte a mettere alla prova le volontà più forti, che il nostro umore è relegato ai nostri successi, e a come ci trattano le altre persone, vorremo ci venisse riconosciuto il vero valore che abbiamo o che noi vediamo in noi stessi.
Abbiamo bisogno della catarsi di chi, per una vita intera, ha nutrito solo sentimenti negativi nei nostri confronti, di chi ha dubitato delle nostre capacità, di chi non si è mai accorto di quanto veramente valessimo, anche solamente per un’incapacità di saper tradurre quello che provano per noi, per un’incapacità di vedere le cose per come sono davvero, chi per orgoglio, chi perché privo del “dono della vista” e chi perché semplicemente è aggravato dal fardello del confronto.
La vita è strana e complicata, passiamo giorni, mesi o anni a cercare di districare quella trama complessa che rappresenta il tempo, gli eventi che ci influenzano e modificano i nostri pensieri, siamo alla continua ricerca di attribuzione di significati profondi, anche per eventi che sono governati dalla casualità, da eṡogeneità, perché abbiamo un bisogno quasi patologico di avere un vero significato nella vita.
Siamo e saremo sempre brevi particelle che viaggiano, in un segmento insignificante del tempo, molto spesso nel buio, anche se sappiamo dove vogliamo andare, chi siamo davvero, dove trova senso la nostra vera natura; ci sconfortiamo sempre perché il dolore, la paura, quel senso di alienazione dalla realtà, ci caratterizzano a un certo punto, e allora è facile pensare che le cose non cambieranno mai, che siamo bloccati in una realtà ineluttabile, che ci schiavizza e che ci priva della felicità.
Io sono una persona priva di risposte, l'ho sempre saputo, ma ho sempre ricercato qualcosa di più nel mondo, ho assaporato il tempo, l’effimerità del momento, perché le cose sono sempre in continua evoluzione, e puntualmente l’unica verità che ho ricavato dal tempo, è che l’unica costante è che le cose cambiano, devono cambiare sempre, per restare al passo, con forze più grandi di noi, e a volte abbiamo la percezione di essere trascinati via dalla corrente, verso spiagge ignote, verso paludi che rivelano le nostre vere preoccupazioni, che rivelano i nostri desideri; e allora alla fine di tutto... cos’ha davvero valore ? Cosa ha davvero senso ?
Sono domande sempre tediose, e la risposta a questi quesiti, conduce spesso a ricerche temporalmente dispendiose, che necessitano di sfibrare la nostra essenza più intima, che con tanta cura abbiamo tessuto nel corso degli anni, per dare di noi una posatura, una metrica tale per cui guardandoci possiamo dire “eccomi”, la ricerca del dettaglio sfibrato è caratterizzata da una paura viscerale di aver fallito nel corso del tempo, di non aver avuto cura, nell’edificazione di ciò che ci definisce autentici, ma le cose non possono durare nel tempo se non sono state costruite con criterio, con passione e con amore; quindi bisogna andare oltre la paura di se, per capire cosa si può migliorare, cambiare e riadattare anche in base alle esigenze che ci portano a soffrire lungo la nostra vita.
Tutto ciò che ha valore, tutto ciò che ha un significato profondo è caratterizzato da un dolore intrinseco, le cose futili non hanno la peculiarità della sofferenza perché non sono importanti, soffriamo perché non sempre sappiamo come agire per cogliere la felicità più pura, perché non abbiamo ancora imparato a curarci di coltivare la genuinità, e la profondità; perché tutte queste cose richiedono sempre sacrificio, impegno, costanza, pazienza e un amore profondo per la vita, anche se caratterizzata dalla sofferenza: vivere non implica essere felici, la felicità è la risultante di un fattoriale di tentativi, di fallimenti e di volontà.
Non cadere mai nello sconforto, perché le cose non si muovono alla velocità che vuoi, non farti privare della tua energia, della tua positività, del tuo amore per le cose, della tua bellezza solo perché gli altri ti cercano di limitare, perché non apprezzano chi sei, perché non vedono chi tu sia; dentro di te la tua immagine rimarrà sempre la stessa: a volte cadrai, a volte penserai di non essere abbastanza, di aver sbagliato di aver costruito qualcosa di pericolante, ma tu agirai sempre da persona buona nel mondo, sei qualcosa di raro, e non importa quanti giri intorno al sole dovrà compiere la terra, per rivelare che avevo ragione.
Il tempo rivela tutte le cose, e tutta la sofferenza che provi, che hai provato, ha plasmato quell’animo che hai, quella dedizione che possiedi, e tutto quello che sei, e diventerai, e se ora ti guardi dentro e vedi la bellezza, per come la vedo io dentro di te, capirai che un domani, potrai guardarti ancora dentro, vedere la distanza che hai percorso, vedere quanto sei maturato ancora, quanto hai ottenuto, e quanto hai vissuto; non ci può essere negatività, in una vita anche sofferente, se ciò che fai è solo un’espressione dell’amore che hai.
Siamo tutti piccole anime perse, chi più chi meno, ma non per questo, il nostro agire è piccolo, non per questo, non possiamo essere felici, la vita è una cosa fantastica perché ti stupisce sempre, perché ha un sapore agrodolce, ma non è mai abbastanza, quindi anche se tutto va male, assapora sempre il momento, perché se ti concentri sempre sul sapore amaro, e tralasci le note dolci, è solo un crimine verso la bellezza che c’è nel mondo, e che risiede dentro di te.