Libertà
prigionia mi perdo nel tuo labirinto, fatto di spazi e silenzi, di roccia e sangue.
Libertà bramo la tua realizzazione;
Non posso più rallentare, come la corrente di un fiume, vengo trascinata via, quante stanze ho mancato, quante persone ho ignorato.
Non posso più rallentare, vittima di questa dannata gravità, che mi schiaccia a terra, ogni volta che alzo lo sguardo per capire.
Libertà chiamo il tuo nome,
prigionia mi perdo nei tuoi mari, fatti di freddi sospiri, di immensità e illusioni.
Libertà spero nella tua venuta.
Non ho più la forza per sognare, ogni notte prende fuoco ogni cosa che mi circonda, quanti ricordi, che cenere sono, quante persone sepolte nella nebbia.
Non ho più la forza per camminare tra le ombre delle persone, ognuna con brandelli tessuti da echi di coscienze perse nel tempo.
Libertà chiamo il tuo nome,
prigionia, mi perdo dietro le tue sbarre,
ho scavato un tunnel con la mente,
per evadere dal presente.
Mi perdo costantemente,
tra me e la mia mente.
Mi perdo infinitamente
per chiamare: Libertà.