Poemetto di figlia

Diranno che sei una bastarda, che sei una troia diranno che sei una stronza, che sei una merda ti diranno sempre qualcosa, qualcosa per demolirti, per ferirti, per tirarti giù; e tu sorriderai sempre ad ogni insulto e offesa, ad ogni critica e ad ogni inviperita accusa.

Sorriderai e andrai avanti per la tua strada, perché tu, figlia mia, sarai plasmata da te stessa e non dagli altri, sarai i tuoi desideri e i tuoi pensieri, non quelli delle masse, sarai sola e sarai diversa da tutti gli altri, non sempre in meglio.

Ti odierai e ti chiederai perché è toccato a te portare questo peso, e poi un giorno capirai che questo peso che porti, questa tua unicità, questa tua diversità è in verità il tuo più grande dono.

Vedrai il mondo in modo diverso da quello di tutti gli altri, vedrai oltre le bugie della gente, saprai vedere nei cuori delle persone.

Nel tuo cammino sarai sempre sola, perché nessuno saprà capire, e quando ti diranno che ti capiscono e che condividono il tuo fardello, staranno mentendo solo per la perversione di averti, tu non capirai i motivi, non capirai le barbare azioni di questi lupi travestiti da agnelli che ti dissangueranno nel profondo.

Sarai sempre sola figlia, sarai una petalo di rosa che si stacca con il freddo dell’autunno sarai una fredda lacrima sul viso di un innocente, sarai ogni cosa che vorrai, ma sarai sempre sola, e io sola ti mirerò da lontano finché un giorno tornerai da me, e saremo sole insieme, saremo vento, saremo infinito, saremo mille fogli di carta, saremo gioia e amore, saremo mille avventure, saremo io e te.