Polvere di neve

Sto pensando al passato, quando la neve cadeva sul mio viso e il dolore si dissipava, mentre i fiocchi sparivano velocemente.
Sono avvolta nel buio da coperte di dubbi e incertezze, il desiderio cresce incurante delle mie progressioni.

Sono abbastanza forte da superare queste voglie primordiali?
Sono abbastanza vera da trovare la felicità in altre piccole cose ?
Posso dire di avere le mani candide ?
Senza che la luna dei peccati resusciti demoni ormai confinati,
Sono forte abbastanza ?

Riesco ancora a sentire gli echi della felicità, che si propagano nella mia memoria, come un fiume in piena, smuove senza discriminazioni, ogni residuo di problematiche soluzioni.
Sono tornata a disperare, a pensare che presto potrei risorgere in questo inferno, dove ero testa coronata.

Sono abbastanza forte da superare queste voglie primordiali?
Sono abbastanza vera da trovare la felicità in qualcosa che reale ?
Posso dire di avere le mani candide ?
Senza che il sole dei dannati bruci ogni progresso che ho sudato nel deserto della sobrietà,
Sono forte abbastanza ?

Già mi vedo, con le mie consigliere, mentre consumiamo la felicità, su marmi senza umanità, tradirò i miei principi e tornerò a parlare all’adunanza.
Afferra la mia mano, nel buio, per salvarmi dalla neve perenne, che ghiaccerà ogni cosa, anche le ultime schegge della mia anima lacerata.